Tomoterapia

La nuova Tomoterapia

Una tecnologia di ultima generazione per il paziente pediatrico

L’obiettivo delle moderne strategie terapeutiche non è solo migliorare il tasso di cura del cancro, ma anche diminuire le conseguenze avverse del trattamento.

La Tomoterapia è una delle moderne strategie terapeutiche in grado di arrivare a questi obiettivi. È una tecnica di radioterapia a fasci esterni, cosiddetta perché unisce la tecnologia di irradiazione ad intensità modulata (IMRT) con la tecnica della Tomografia Computerizzata (TAC) spirale. Questo sistema, sviluppato dall’università Madison (Wisconsin, USA), è in uso clinico in differenti parti del mondo. L’apparecchiatura per la Tomoterapia è costituita da un rilevatore TC accoppiato ad un Acceleratore Lineare. Durante il trattamento la fonte radiogena ruota in sincronia conn i movimenti longitudinali continui del lettino, creando un fascio ad intensità modulata con andamento spirale, che è conformato tramite un collimatore multilamellare. La stessa macchina si utilizza prima di ogni trattamento per acquisire le immagini necessarie per elaborare il piano di cura, permettendo così di verificare con precisione la posizione del tumore e degli organi a rischio e, se necessario, di aggiustare automaticamente la posizione del paziente al fine di garantire le condizioni ottimali per il successivo irraggiamento.

Quando usarla?

1

Quando si ha di fronte un bersaglio irregolare e quindi la conformazine è critica

2

Quando l’area da trattare è vicina ad un organo a rischio

3

Quando vi è stata una riduzione del tumore dopo chemioterapia

4

Quando è importante che non vi sia incertezza nel posizionamento del paziente

5

Quando è necessario diminuire i tempi di trattamento ad esempio nei casi di bambini trattati in regime di sedazione

6

Quando si vuole ottimizzare il tempo di pianificazione

In ambito pediatrico, in particolare,

ognuno di questi fattori acquisisce un’importanza maggiore in quanto ci troviamo di fronte ad un organismo in crescita e, dunque, la necessità di erogare un trattamento, spesso complesso, ci pone nella necessità di dover disporre di tutte le tecniche possibili per arrivare al miglior risultato.

Posizione e conformazione

La posizione e la conformazione dell’area da trattare sono di fondamentale importanza.

Specialmente nella pianificazione di un trattamento radiante, in quanto una forma geometrica irregolare può rendere molto complesso, se non impossibile, creare un piano di trattamento in grado di coprire in maniera adeguata il target. Inoltre, nella maggioranza dei casi, l’area da trattare si trova in stretta vicinanza ad organi che non devono essere irradiati (organi a rischio).

Target terapeutico

La Tomoterapia diventa il trattamento d’elezione nei casi in cui il target terapeutico sia di grandi dimensioni.

In modo particolare nel caso di trattamenti cranio spinali per il medulloblastoma, (il tumore cerebrale maligno più frequente nell’infanzia), in quanto permette di eseguire trattamenti di grandi dimensioni senza dover utilizzare giunzioni di campi (come avviene invece con l’utilizzo di tecniche standard di radioterapia) con il rischio di sovra o sotto dosare aree critiche.
Nel caso del medulloblastoma, ad esempio, il target terapeutico è costituito dall’asse cranio-spinale e un sotto dosaggio di quest’ultimo può portare ad una non completa risposta terapeutica mentre un sovradosaggio può portare ad effetti collaterali potenzialmente molto gravi.

Mantenere omogeneità

Nella pianificazione di un trattamento radioterapico occorre tenere in massima considerazione l’indice di omogeneità della dose.

La perdita di omogeneità della dose all’interno del volume da trattare porta ad una diminuzione del controllo del tumore. La Tomoterapia è in grado di tenere un alto indice di omogeneità della dose anche in presenza di volumi da trattare di grandi dimensioni e/o con geometrie irregolari.
Nel caso di pazienti pediatrici, garantire l’omogeneità della dose è fondamentale non solo sul volume target ma anche sulle aree anatomiche in crescita in quanto, ad esempio, una disomogeneità nella dose assorbita a livello vertebrale in un bambino lo porterà inevitabilmente a deficit della crescita e dello sviluppo motorio.

Grazie a tutti

Questo sito si avvale di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi