La sensazione soggettiva di stanchezza, spossatezza e mancanza di energie è detta fatigue. Può essere considerata come parte dei sintomi della malattia, come effetto collaterale delle terapie praticate, oppure espressione di uno stato depressivo associato alla diagnosi di malattia.
La fatigue è quindi un insieme di sintomi fisici e psichici che hanno un importante impatto sulla qualità della vita, interferendo sullo svolgimento delle normali attività quotidiane e causando anche disturbi del sonno.
Il suo trattamento deve quindi prevedere la combinazione delle terapie dei singoli sintomi con associato un adeguato sostegno psicologico che ha l’obiettivo di migliorare il benessere globale.
La stanchezza si può avvertire in maniera più marcata nei giorni della terapia, ma anche al suo termine ed è comunque un effetto collaterale temporaneo. La sua caratteristica è di non essere alleviata dal sonno o dal riposo.
Una delle principali cause di fatigue è l’anemia, dovuta alla riduzione dei globuli rossi, che trasportano l’ossigeno a tutte le cellule e forniscono l’energia necessaria per le principali funzioni dell’organismo.
L’anemia può aumentare il senso di stanchezza, tuttavia questo sintomo migliora quando gli esami del sangue rientrano nella norma.
Una corretta alimentazione contribuisce a mantenere il giusto peso, una buona condizione fisica riduce la fatigue.
Inoltre, è buona regola generale cercare di “organizzarsi” nella giornata per assecondare l’organismo che chiede riposo, senza richiedere a sé stessi sforzi eccessivi.
Distribuire le attività nel corso della giornata, non accumularle in un unico momento e concedersi pause di riposo.
Mantenere una corretta alimentazione ed idratazione, in quanto uno stato nutrizionale adeguato riduce i sintomi di stanchezza e mancanza di energie, oltre a ridurre l’eventuale calo di peso.
Organizzarsi per tempo nei momenti di maggior stanchezza, ad esempio dopo una seduta di terapia, in modo da avere già le pietanze pronte che dovranno solo essere scongelate e riscaldate.
Acquistare e consumare cibi surgelati, prodotti in scatola, prodotti precotti o da asporto.
Evitare di fare la spesa o cucinare quando non si ha voglia, chiedendo aiuto ad amici e/o parenti.
Sostituire il pasto con Supplementi Nutrizionali ipercalorici, chiedendo consiglio al medico per la corretta prescrizione, se non si ha voglia di mangiare per mancanza di “energie”.
Svolgere regolarmente una attività fisica leggera, come una semplice passeggiata, può contribuire a contrastare la stanchezza, migliorare il tono muscolare e ridurre i sintomi come nausea, vomito e disturbi del sonno.
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